SCIOPERO!
Durata: 94 min
Genere: Dramma
Lingua: Italiano
Regia: Sergej M. ėjzenštejn
Anno: 1925
Con: максим штраух, григорий александров, михаил гоморов, Ivan Klyukvin, александр антонов, владимир уральский, анатолий кузнецов,...
L'opera d'esordio del grande regista sovietico. L’utilizzo spudorato del cosiddetto “montaggio delle attrazioni” pose Sciopero al centro di un intenso dibattito critico. In parte perché il pubblico non era pronto a sperimentare un uso così libertario e simbolico del mezzo cinematografico, in parte perché il disvelamento delle manipolazioni del regista diventava una scelta politica in sé.
Fidarsi delle emozioni del pubblico fu un'azione che persino il Proletkul't, che aveva voluto e prodotto il film, finì per guardare con diffidenza. Alcuni confusero per formalismo ciò che era, per sua stessa essenza, pura rivoluzione.
Vivere le dissolvenze, le esposizioni multiple, i cambi di formato, le immagini frenetiche, grottesche, satiriche, strazianti e diaboliche di Eisenstein attraverso la musica e la sensibilità di Laura Agnusdei, Jacopo Battaglia, Luca Cavina, Giuseppe Franchellucci, Ramon Moro, Stefano Pilia e Paolo Spaccamonti è un atto di pura rivoluzione. È guardare Eisenstein come deve essere guardato, e cioè sentirlo, sentirlo davvero, con un senso di meraviglia dirompente quanto il coraggio del suo autore. (Alessandro Criscitiello, Cineteca di Bologna)
94 min
Genere: Dramma
Lingua: Italiano
Regia: Sergej M. ėjzenštejn
Anno: 1925
Con: максим штраух, григорий александров, михаил гоморов, Ivan Klyukvin, александр...
L'opera d'esordio del grande regista sovietico. L’utilizzo spudorato del cosiddetto “montaggio delle attrazioni” pose Sciopero al centro di un intenso dibattito critico. In parte perché il pubblico non era pronto a sperimentare un uso così libertario e simbolico del mezzo cinematografico, in parte perché il disvelamento delle manipolazioni del regista diventava una scelta politica in sé.
Fidarsi delle emozioni del pubblico fu un'azione che persino il Proletkul't, che aveva voluto e prodotto il film, finì per guardare con diffidenza. Alcuni confusero per formalismo ciò che era, per sua stessa essenza, pura rivoluzione.
Vivere le dissolvenze, le esposizioni multiple, i cambi di formato, le immagini frenetiche, grottesche, satiriche, strazianti e diaboliche di Eisenstein attraverso la musica e la sensibilità di Laura Agnusdei, Jacopo Battaglia, Luca Cavina, Giuseppe Franchellucci, Ramon Moro, Stefano Pilia e Paolo Spaccamonti è un atto di pura rivoluzione. È guardare Eisenstein come deve essere guardato, e cioè sentirlo, sentirlo davvero, con un senso di meraviglia dirompente quanto il coraggio del suo autore. (Alessandro Criscitiello, Cineteca di Bologna)